Pane e Telefilm: The Black List

Pane e Telefilm: The Black List

Preferisco ammetterlo sin dalla prima riga di questo post: io amo segretamente James Spader dal 1989. Anche se il mio cuore di bambina di 6 anni era indeciso tra lui e Andrew McCarty (che oggi è praticamente uguale ad allora ma con le rughe), crescendo ho incontrato James in ruoli che me ne hanno fatto innamorare sempre di più. E si, parlo dell’avvocato in Secretary, ma ancora di più dell’avvocato in Boston Legal, dove iniziava a mostrare le prime avvisaglie di panzetta.

Ormai quasi calvo, col dente giallino e definitivamente appanzato, torna con un serial appassionante e asmatico, in un ruolo che gli sta bene addosso come i fantastici completi sartoriali italiani che indossa con fierezza in ogni puntata.

Quindi, constatato il fatto che Raymond Red Reddington (James Spader) è il più bel personaggio del serial, purtroppo chi gli sta intorno non suscita in me lo stesso apprezzamento. Anzi no, gli “altri” mi stanno proprio sulle palle.

A partire da Elizabeth “Liz” Keen , della quale non ho ancora capito se indossa una parrucca o se semplicemente è l’attrice con l’attaccatura di capelli più bassa e brutta della storia. Ma non basta un’acconciatura alla Sister Act per rendermi antipatico un personaggio, sia chiaro. Diciamo che anche la sua flemma e quell’occhio mezzo chiuso da pesce morente fanno la loro buona parte. E, ciliegina sulla torta, ha un fidanzato che ad ogni puntata spero venga ucciso. Spocchioso, fintamente figo e sosia di una persona che realmente mi fa venire l’orticaria, il povero Tom è utile come un calzino usato disperso sotto il letto, anche se si dice che sotto sotto sia una persona poco raccomandabile, ma finché questa sua vena criminale non viene fatta saltare fuori, per me resta antipatico e inutile.

Ma allora perchè guardare ‘sto telefilm? La BeautifulAddicted nascosta in me è sempre affascinata da quelle serie dove c’è il mistero famigliare, e il bisogno di scoprire qual’è l’effettivo rapporto tra Red e Liz (Sono padre e figlia? Se non lo sono perchè lui sta così in fissa con lei?) mi fa seguire la serie con passione. Poi voglio seriamente scoprire se quel pesce lesso di Tom, il fidanzato di Liz, è un criminale, perchè se è così, dobbiamo guardarci da tutti…

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(fonte: Wikipedia)

Pane e Telefilm: The Walking Dead

Pane e Telefilm: The Walking Dead

Quello che amo nei weekend di pioggia, come nelle serate in cui esco presto da lavoro, è l’abbondanza di tempo che mi trovo davanti e, come Fantozzi davanti alle polpette di Bavaria del professor Birkermeier, mi abbuffo di una sola cosa: TELEFILM!! Quindi, quale giorno migliore del lunedì per offirvi la lettura delle mie personalissime recensioni in merito a quelli che più mi piacciono?

Purtroppo non sono tra la cerchia di appassionati di TF che hanno la possibilità di guardare tutti i Pilot che escono in America, hanno visto almeno ogni prima stagione di ogni telefilm prodotto nel mondo, conoscono a memoria cast e colonne sonore, né sono sempre sul pezzo visto che Lost ho iniziato a vederlo a partire dalla terza stagione, The Walking Dead dalla quarta, ancora devo iniziare Game of Thrones e chissà se mai riuscirò a vedere Beverly Hills 90210. Però mi piacciono, più dei film, e da quando ho Sky on Demand la mia passione è tornata ai fasti splendenti di quando ero studentessa e sembrava dovessi studiare per “Teoria e Pratica della Comunicazione Telefilmica”, un esame da 200 crediti, al quale avrei preso, sicuramente, 30 e lode con bacio accademico.

Quindi veniamo a una delle passioni del momento:

File:The Walking Dead 2010 logo.svg

(fonte: Wikipedia –  che vi consiglio di leggere se volete informazioni serie in merito)

Ho iniziato a vederlo non troppo tempo fa, quando, stanca del non sapere nulla di come potrebbe essere un mondo pieno di zombie vagheggianti anche al pomeriggio (e non solo al mattino, come su Trenord), mi piazzo su Sky, che mi offre le prime 3 serie complete, e inizio a smazzarmi una media di un episodio a sera, con picchi di 4 episodi durante il we (devo pure sbrigarmi perchè il 10 febbraio ricomincia la seconda metà della quarta serie, e a me mancano ancora 10 episodi da vedere), e entro nell’orrendo mondo di TWD, dove la gente invece dei fazzoletti di carta nelle tasche ha le pistole, dove non ti puoi fidare della tua ombra perchè poco ci manca che ti attacca pure quella, dove la gente va in giro vestita come se H&M non fosse mai esistito (vi ricordo che questo è un OTTIMO motivo per spendere due minuti in più nella scelta del vostro outfit quotidiano. Se vi morde uno zombie durante la giornata, quello che avete addosso lo porterete per il resto della vostra vita. E no, no ai tacchi! Altrimenti a causa delle verruche che vi verranno, userete quei 12 cm per darveli in fronte e farla finita per sempre!).

Ovviamente, inutile dirlo, questo scenario apocalittico è ambientato in America, e visto che le disgrazie succedono tutte a loro, io qui in Italia mi sento più al sicuro. Povera, ma sicura.

E ovviamente il protagonista è un buono. Un buono/cattivo. Un buono/cattivo/unpo’psicopatico. Insomma, non aspettatevi il classico eroe, alla fine dei conti Rick salva tutti  solo per salvare se stesso e i suoi (??) figli. Però è sicuramente un personaggio con un grande spirito d’iniziativa, d’altronde se non hai il gps e manco un caricabatterie, se non ti ingegni non vai da nessuna parte. E vieni morso.

Mentre di cattivi ce n’è a iosa: a partire da Shane per finire (per ora) con il Governatore, gli zombi sono solo un contorno che ti ricorda che non devi mai abbassare la guardia. Anche se il pericolo maggiore resta sempre l’uomo…”A forza di scappare dagli zombie, ci scordiamo di cosa fanno i vivi” (cit. Maggie 3.8).

La cosa bella di questo TF è che ti prende, ti viene da seguirlo mentre speri che mai accada veramente una cosa del genere. Ti sembra tutto così “normale” che ti stupisci se vedi un uomo con una freccia nel fianco risalire un burrone arrampicandosi, ma poi non fai un fiato quando vedi gente attaccata dagli zombie. Strano no?

Beh, direi che è ora di andare…la puntata 15 della terza serie mi aspetta!

Settimana prossima: The Black List.

(Giusto per ricordarvi…TU MANC’??)